IL GOTICO A BARCELLONA Per comprendere quale importanza abbia rivestito l'architettura gotica, all'interno dello sviluppo della città di Barcellona, basterà ricordare che il centro storico, ossia il nucleo più antico e principale della città, benché sorto in epoca romana, ha raggiunto il suo massimo splendore tra il XII e il XIV secolo e tuttora viene chiamato Barri Gòthic (quartiere gotico). In questo periodo, infatti, mentre la città gareggiava con Genova e Venezia per il titolo di città più importante del Mediterraneo, si assiste alla fase di maggiore sviluppo della produzione architettonica e urbanistica grazie anche al notevole afflusso di capitali che la posizione commerciale di Barcellona comportava. Il termine gotico, assegnato a un certo tipo di produzione artistica, venne coniato nel Rinascimento come sinonimo di barbarico con significato dichiaratamente spregiativo. Applicato prima di tutto esclusivamente all'architettura, passò poi a designare tutta una civiltà artistica che ha avuto le sue origini nella Francia settentrionale del XII secolo e che si è diffusa, nei due o tre secoli seguenti, in tutta l'Europa, con la sola esclusione della cultura bizantina. Effettivamente il sistema dell'arte gotica ha avuto la sua massima espressione nell'architettura, che giunse a risultati sostanzialmente nuovi pur prendendo le mosse da elementi già conosciuti agli architetti del periodo precedente. In particolare il gotico oppose alla struttura chiusa e monolitica degli edifici romanici un complesso di aerei e leggeri slanci verso l'alto, delimitati da profili sottili al posto di volumi squadrati e compatti. Archi acuti e volte a costoloni si coordinano per dare vita ad ardite verticalizzazioni fondate sull'equilibrio delle parti, i cui pesi non sono più ripartiti su grosse mura perimetrali ma su ben definiti punti di forza, opportunamente sostenuti da contrafforti e archi rampanti. Questo consentì la realizzazione di edifici leggeri e slanciati, costituiti da pareti sottili che possono aprirsi in larghe finestre. Nel corso dei secoli questi edifici si arricchiscono sempre più di decorazioni plastiche, fino al cosiddetto gotico flamboyant del XV-XVI secolo che perde in semplicità e razionalità a favore di un andamento sfarzoso e artificiosamente complesso. Durante il periodo gotico la scultura è in larga parte al servizio dell'architettura, costituendone la fonte di gran parte degli elementi decorativi, ma pone le premesse per una rinascita della produzione statuaria e monumentale. Portali e rosoni sono infatti affollati di figure che riprendono temi mistici o allegorici e che assumono un'identità propria rispetto agli edifici che adornano. Anche la scultura gotica proviene dalla Francia, e proprio in Spagna trova uno dei terreni più resistenti al suo sviluppo (come del resto l'Italia e la Germania) a causa di una persistente originalità e vivacità della precedente scultura romanica. Scarso invece lo sviluppo della pittura, limitata inizialmente alla semplice decorazione colorata senza profondità visibile in molte pale d'altare. Trova però un grandissimo sviluppo nella miniatura e nella decorazione su vetro, che andarono ad arricchire le pagine di preziosi volumi o proiettarono, all'interno delle cattedrali, celesti immagini multicolori. Uno dei luoghi più suggestivi del quartiere gotico di Barcellona è il Carrer Montcada, uno stretto vicolo nel cuore del centro storico dove si può scorrere una ricca carrellata di edifici d'architettura civile risalenti al XV secolo. Dietro i portoni si aprono magnifici cortili interni simili a chiostri e negli interni si sviluppano ampie sale. In questa via si trovano alcuni importanti musei barcellonesi, ospitati in palazzi acquistati negli anni '50 dall'amministrazione comunale che ne ha curato il restauro e la nuova destinazione d'uso. Tra i principali vale la pena di visitare il Museo Picasso, accolto nel tardogotico Palau Berenguer de Aguilar. Sul punto più alto della città vecchia, il Mons Tabor, si eleva invece la Cattedrale di Santa Creu, o Santa Eulalia. È stata costruita sui resti di una chiesa romanica distrutta dagli Arabi tra il 1298 e il 1448: la facciata principale e la torre con la cupola sono però state costruite rispettivamente nel 1898 e nel 1913. L'imponente interno, a tre navate, contiene un colonnato a fasci sottili considerato uno dei capolavori del gotico catalano. Le vetrate policrome sono tutte del XV secolo come il coro, posto al centro della navata centrale e cinto su tre lati da un muro. In una cripta sotto la chiesa si trova il sarcofago di Santa Eulalia, patrona della chiesa e della città, un'opera in alabastro del 1330 di origine italiana. La porta di Sant Sèver introduce al quattrocentesco chiostro e alle sue numerose cappelle con altari dedicati a diversi Santi. Nel chiostro si trova anche il piccolo ma interessante museo della cattedrale. Una panoramica abbastanza completa di arte gotica plastica e pittorica è poi visibile al Museu d'Art de Catalunya, allestito all'interno del Palau Nacional. Oltre che a manufatti propri del gotico catalano accoglie anche opere provenienti da altre zone della Spagna. Qui è possibile vedere alcune espressioni del gotico al di fuori dell'architettura, che si modellano nelle forme di eleganti statue realizzate in legno o in pietra o di mistici dipinti su tavole. In questo museo si trovano un imponente altare del XIV secolo e le pale dipinte da Luís Dalmau e da Jaume Huguet, considerato il maggiore pittore catalano attivo nel Medioevo.